Worries for another day
Karin Borer
30.11.2024 – 4.01.2025
30.11
Opening
18:30
Performance sonora di Jonathan Frigeri
20:00
A cura di Associazione Grande Velocità
Karin Borer
30.11.2024 – 4.01.2025
30.11
Opening
18:30
Performance sonora di Jonathan Frigeri
20:00
A cura di Associazione Grande Velocità
A Spazio Lampo l’artista basilese Karin Borer ci meraviglierà con un’installazione site specific che trae ispirazione dal mondo dei Fraggles, una serie televisiva per bambini creata negli Stati Uniti da Jim Henson e ambientata in un mondo sotterraneo fatto di caverne e popolato da numerose creature diverse. Tutti vivono in un ecosistema complesso fatto di dipendenze, gerarchie e simbiosi, le stesse interconnessioni complesse che compongono la nostra realtà. Borer prende spunto da queste creature per creare delle installazioni “acrobatiche” in cui si vedranno due pupazzi con sembianze simili ai Fraggle ruotare incessantemente e in maniera ipnotica attorno a un trapezio. L'artista esplora l'uso dei pupazzi come mezzo per affrontare temi complessi o difficili, per ammorbidirne il tono e rendere i messaggi più accessibili. I personaggi, spesso di genere neutro, indossano abiti colorati e fantasiosi, completati da una giacca e guanti bianchi, accessori che evocano spettacoli di magia o numeri da clown. Alla parete, piccoli oggetti colorati e manifatturati dall’artista completeranno l’esposizione, opere munite da fori attraverso i quali si potranno osservare delle immagini di servi muti (in tedesco, "Stummen Dienern"). Appendiabiti spogli e privi di presenza umana passeranno da uno stato di assenza di vita a figure animate.
Nella sua pratica artistica Karin Borer s’interessa a temi quali l'ipnosi, la magia, la domesticazione e le sostanze che alterano la coscienza. Nelle sue installazioni e opere video, l’illusione e disillusione, il visivo e l'effimero, il passato e presente s’intrecciano per creare atmosfere in cui l'incertezza diventa fisicamente percepibile. Durante l’inaugurazione, il lavoro di Borer sarà accompagnato dalla performance sonora dell’artista Jonathan Frigeri, che per l’occasione creerà un paesaggio acustico unico, volto a rivelare strati nascosti della realtà. Attraverso la valorizzazione di suoni che solitamente passano inosservati, esplorerà il suono come una porta d’accesso verso uno spazio immaginario, invitando il pubblico a immergersi in una nuova e inedita dimensione sensoriale.Jonathan Frigeri è un artista sonoro/radiophonico, performer e direttore artistico, o, in una definizione meno convenzionale, un artista «speleologo» che intreccia arte e tecnologia. Frigeri utilizza la tecnologia con un approccio lo-fi per rivelare un pensiero critico attraverso un profumo poetico. I media vengono messi in discussione nelle loro funzioni comunicative, sociali e filosofiche. L’artista spinge i confini e i limiti di una realtà possibile per vedere e ascoltare dietro le quinte, esplorando lo spazio intermedio tra qui e altrove.
Si ringraziano pro Helvetia, cantone Ticino, comune di Chiasso, Ernst Göhner Stiftung, Kanton Basel-Stadt.
Si ringraziano pro Helvetia, cantone Ticino, comune di Chiasso, Ernst Göhner Stiftung, Kanton Basel-Stadt.