Volo e mi radico
Rachele Monti
15.10—13.11
2022
Curatori
Carolina Sanchez e Yuri Bedulli
Rachele Monti
15.10—13.11
2022
Curatori
Carolina Sanchez e Yuri Bedulli
Rachele Monti (*1990) è un’artista svizzera residente a Biel. Partendo dal mezzo bidimensionale della fotografia, Monti crea installazioni spaziali site-specific.
La sua ricerca si compone di binomi. Si sviluppa per stratificazioni, muovendosi per gradi, tra materiale e immateriale, tra pausa e movimento, tra detto e non detto, tra verbale ed emotivo, tra virtualità e realtà, tra immagini vive e perdute. Elementi che nella sua pratica artistica Monti trasla nell'intangibile, quale esperienza del vivere. Il lavoro combina così la trasformazione sintomatica delle emozioni in immagini. I tecnicismi del mezzo fotografico sono sfidati dall'uso deliberato della luce, del colore, quali strumenti per toccare le sensazioni e i ricordi di tutto ciò che è indicibile. La bidimensionalità è rotta da elementi irti e ruvidi, che emergono e spezzano la forma.
Tramite la natura e il corpo umano, inteso non solo come assemblaggio di carne e ossa ma veicolo per sentimento e storie, Monti genera mondi intimi dominati da impressioni sensoriali. Volo e mi radico è una fessura sulla relazione tra il proprio inconscio e lo spazio che lo circonda, tra dove vive l’anima e dove sopravvive il corpo.
Il volo - simbolo di libertà, di evasione - è qui amalgamato al radicamento, ovvero alla propria consapevolezza, alla propria solidità. Due elementi apparentemente distanti convivono senza escludersi. Mi libero, curioso, cerco e ricerco, maturo, e cresce con me la consapevolezza di ciò che sono e di cosa non sono, di ciò che so e ciò che non so. Mi muovo e rifletto, mi inserisco perfettamente o imperfettamente in un ambiente. Il soffitto dello Spazio Lampo apre alla dimensione in cui Monti ci invita a perdere l’equilibrio nel guardarlo attraverso la deformazione e la rifrazione, nella quale le opere saranno frammenti di una storia personale e comune: se c’è un riflesso, una sfumatura, ci sarà anche un’apparizione, una memoria, un individuo. Non è solo una cosa, c’è anche un resto e un altrove.
La sua ricerca si compone di binomi. Si sviluppa per stratificazioni, muovendosi per gradi, tra materiale e immateriale, tra pausa e movimento, tra detto e non detto, tra verbale ed emotivo, tra virtualità e realtà, tra immagini vive e perdute. Elementi che nella sua pratica artistica Monti trasla nell'intangibile, quale esperienza del vivere. Il lavoro combina così la trasformazione sintomatica delle emozioni in immagini. I tecnicismi del mezzo fotografico sono sfidati dall'uso deliberato della luce, del colore, quali strumenti per toccare le sensazioni e i ricordi di tutto ciò che è indicibile. La bidimensionalità è rotta da elementi irti e ruvidi, che emergono e spezzano la forma.
Tramite la natura e il corpo umano, inteso non solo come assemblaggio di carne e ossa ma veicolo per sentimento e storie, Monti genera mondi intimi dominati da impressioni sensoriali. Volo e mi radico è una fessura sulla relazione tra il proprio inconscio e lo spazio che lo circonda, tra dove vive l’anima e dove sopravvive il corpo.
Il volo - simbolo di libertà, di evasione - è qui amalgamato al radicamento, ovvero alla propria consapevolezza, alla propria solidità. Due elementi apparentemente distanti convivono senza escludersi. Mi libero, curioso, cerco e ricerco, maturo, e cresce con me la consapevolezza di ciò che sono e di cosa non sono, di ciò che so e ciò che non so. Mi muovo e rifletto, mi inserisco perfettamente o imperfettamente in un ambiente. Il soffitto dello Spazio Lampo apre alla dimensione in cui Monti ci invita a perdere l’equilibrio nel guardarlo attraverso la deformazione e la rifrazione, nella quale le opere saranno frammenti di una storia personale e comune: se c’è un riflesso, una sfumatura, ci sarà anche un’apparizione, una memoria, un individuo. Non è solo una cosa, c’è anche un resto e un altrove.
Rachele Monti, classe 1990, vive e lavora a Biel, Svizzera, Ha studiato fotografia presso il CEPV-Centre d’Enseignement Professionnel de Vevey, Svizzera. Ha proseguito gli studi ottenendo il BA in Photography and Visual Communication presso l’ECAL di Losanna, Svizzera. Nel 2019 ha conseguito il MA in Dirty Art Department presso lo Sanberg Instituut di Amsterdam, Olanda. Tra le mostre recenti si segnalano le personali Impeto presso l’Aargauer Kunsthaus, Aarau (serie di mostre dal titolo CARAVAN, 3/2020); Impeto, Tart gallery x Progetto 6000, Zurich (2019); Impeto, BNP Paribas, Lugano (2018); Dippold’s delusions, Stoa42, Atene, Grecia (2018); le collettive The And Of The World, Bijlmerplein 698, Amsterdam (2019); A Cold Open Show!, ISO, Amsterdam (2018).
Grafia e animazione:
Carolina Crivelli
Sostegno alla mostra Pro Helvetia e kosmos kultur stiftung, e il supporto alla programmazione annuale del Comune di Chiasso, Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos, Percento culturale Migros.
Grafia e animazione:
Carolina Crivelli
Sostegno alla mostra Pro Helvetia e kosmos kultur stiftung, e il supporto alla programmazione annuale del Comune di Chiasso, Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos, Percento culturale Migros.
Foto: Aline d’Auria