The Roedelius Cells
Tim Story, Niton, 
Hans-Joachim Roedelius,
Simon Grab
2.5, 4.5
2019


Curatore
Francesco Giudici

“The Roedelius Cells” è un’opera sonora realizzata dal compositore nominato ai Grammy Awards Tim Story partendo da registrazioni al pianoforte di Hans-Joachim Roedelius. Da decenni Story collabora musicalmente con il co-fondatore di Cluster e Harmonia, formazioni che hanno fatto la storia della musica elettronica contemporanea e conosciute ai più per aver suonato con Brian Eno. Story ha ricomposto, deformato e sovrapposto ore ed ore di improvvisazioni di Roedelius trasformandole in 8 cellule sonore e dando vita a un’opera inedita e in continua evoluzione. Il ciclo sonoro che ne risulta viene riprodotto da un sistema ad 8 canali ed è un invito a viaggiare in un mondo onirico attraverso campi sonori discosti e introspezioni inattese. Proprio come Story ha rimaneggiato il suono di Roedelius, il pubblico vi interagisce e lo percorre spostandosi all’interno dell’installazione, vivendo ogni volta un’esperienza irripetibile e unica.

In occasione della presentazione di “The Roedelius Cells” a Spazio Lampo, Roedelius si esibirà al Cinema Teatro di Chiasso in un concerto che porterà il pubblico a conoscere le atmosfere intime e riflessive del pianista. Aprirà la serata il trio italosvizzero Niton con un set psych - ambient concepito per l’evento. L’energia della serata si trasformerà infine in un sognante mondo notturno attraverso lo “sleeping concert” del musicista e designer sonoro Simon Grab, un viaggio nel sonno che finirà con le prime luci del mattino.
Hans-Joachim Roedelius
A partire dai suoi lavori pionieristici Krautrock, affiancato da Dieter Moebius e Conrad Schnitzler con i Kluster (in seguito Cluster e poi Qluster), fino alle ambientazioni meditative della sua carriera solista e le collaborazioni con personalità eclettiche come Brian Eno e Michael Rother (Neu!), l’opera di Hans-Joachim Roedelius (D) non ha mai smesso di stupire e ammaliare. Senza mai scendere a compromessi, la carriera di Roedelius è uno spaccato della musica elettronica e del suo continuo evolversi dal dopoguerra fino ad oggi. Le collaborazioni con pionieri della musica elettronica e compositori moderni si sono moltiplicate negli ultimi decenni, a cavallo tra l’urgenza di nuove sperimentazioni e materiale d’archivio inedito.
www.roedelius.com/

Tim Story
Compositore, musicista e artista sonoro, Tim Story (US) si muove tra la musica da camera e ambientazioni oniriche, giustapponendo texture elettroniche a strumentazioni acustiche. Il suo lavoro ha riscosso numerosi riconoscimenti, tra i quali una nomina ai Grammy award. Il suo nome appare su oltre una ventina di album in solo o in collaborazione con i grandi nomi dell’elettronica contemporanea (oltre a Roedelius, Dieter Moebius e Dwight Ashle), oltre che in numerose colonne sonore. Come per “The Roedelius Cells”, nel suo ultimo lavoro “Smudges” (2019), Story costruisce o meglio decostruisce un mondo effimero di sonorità immersive e poemi tonali registrando, inizialmente solo per se stesso, corti estratti in un secondo tempo ripresi, riarrangiati e selezionati e ponendosi in un ritrovato ruolo di ascoltatore del suo lavoro.
www.timstory.com/
www.curiousmusic.us/the-roedelius-cells
Niton
Niton (CH/I) si è costituito nel 2013 a cavallo della frontiera italo-svizzera. Partito da attitudini liberamente improvvisative, il trio si è mosso in contesti espressivi vari (musica minimal, sperimentale, per teatro, cinema e danza) mantenendo come caratteristica unificante la propria strumentazione: i sintetizzatori analogici di Luca Xelius Martegani, gli oggetti amplificati di El Toxyque, il violoncello elettrico di Zeno Gabaglio. A documentare questo percorso ci sono tre dischi dell’etichetta Pulver und Asche Records.
pulverundasche.bandcamp.com/album/niton

Simon Grab
Immergersi nel suono di Simon Grab (CH) vuol dire entrare in contatto con agglomerazioni dense e frequenze pulsanti, viaggiando attraverso mondi di bolle, esplosioni o gingilli fuoriusciti da un film di science fiction. Nonostante la strumentazione tecnoide, l’universo di Grab suona organico, come l’ondeggiare di meduse variopinte in un’oscura era postumana.
simongrab.ganzerplatz.ch/wordpress/

Installazione e concerti a cura dell’associazione Grande Velocità in occasione del festival internazionale di letteratura ChiassoLetteraria.

Con il prezioso supporto di:
Città di Chiasso
Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos
Kosmos Kultur Stiftung
AGE
La Bottega del Pianoforte
ChiassoLetteraria
Centro Culturale Chiasso
Mövenpick
Progetto Stampa




Foto: Aline d’Auria