Negus
Collettivo Chárōn
Marta di Donna Francesca Mussi Vincenzo Zancana

Installazione sonora di John Mirabel

6.10—2.12
2023


A cura di
Associazione Grande Velocità


Chárōn è un progetto espositivo che attraverso una profonda ricerca affronta la rapida e inesorabile trasformazione dei paesaggi dell’antropocene, restituendola al pubblico con sottili linee narrative capaci di orchestrare armoniose installazioni site specific. Negli ambienti naturali con cui si confronta, Chárōn si muove attraversando molteplici confini di senso e ricostruendo una mitologia simbolica che ne sappia cogliere un’essenza perduta, in affievolimento, o in instabile equilibrio. Scandendo la storia, i significati e l’aspetto dei paesaggi che percorre, i progetti di Chárōn mirano a mettere in gioco la responsabilità artistica, la propria in primis, e risvegliare la sensibilità pubblica. Materiale locale,  ricombinazione dei residui organici, vari media come fotografia, stampa, video e installazione, tutti questi elementi confluiscono nello spazio espositivo scorrendo sotto gli occhi del pubblico come parole su carta.  

A Spazio Lampo il territorio esplorato è quello del confine e al centro della narrazione è Negus, essere mitologico per cui i confini non rappresentano un limite: li oltrepassa, li sposta, li scaglia, li materializza e annulla allo stesso tempo. Ma se un confine dunque, una linea, invece di essere attraversata diventasse essa stessa attraversante? Allora tutto avrebbe un senso diverso: è così che nello spazio espositivo imponenti profili in ferro, come binari da percorrere, sezionano i muri, attraversano i volumi della stanza per ribaltare la visione rigida di uno spazio concluso e interrogarsi sulla natura labile dei confini.

Dando vita come suo consueto a un’installazione site specific che connette idealmente lo spazio con lo spazio e il vissuto che lo circonda, Chàron utilizza la pratica dell’appropriazione e dello straniamento per restituire una riflessione sull’uso del paesaggio aprendo una delle tematiche più controverse della nostra contemporaneità.

La composizione sonora Stealing the limits dell’artista franco-americano John Mirabel completa l’installazione favorendo un’immersione ambientale e narrativa nelle opere, come una colonna sonora per un film in cui il pubblico segue il personaggio Negus nel suo agire. Ignorando il concetto di confine, Negus cammina senza limite, tra foresta e montagna, temporali e sole, fino a che nota un rumore nuovo e sconosciuto: il suono di una campana, simbolo dell’idea assurda di confine, di delimitazione dello spazio naturale e di appropriazione di un territorio. Dopo momenti di ricerca, il personaggio riesce a trovare l’oggetto misterioso. Indeciso su come agire al suo confronto, Negus prende paura, ruba la campanella e scappa per la prima volta in vita sua. Non si sa se la mette in tasca o se la ingoia, ma se ne appropria per poi iniziare una corsa senza fine, finché non è più a portata delle nostre orecchie.
John Mirabel (1988) è un artista franco-americano. Ha studiato belle arti a Strasburgo (FR) e Lipsia (DE). Artista e musicista, John Mirabel realizza un'opera polimorfa che gioca su ritmi e composizioni, qualunque siano gli strumenti. Ha esposto le sue opere d'arte in luoghi come la galleria Eigen + Art di Lipsia (DE), il Crac Alsace (FR), il MECA FRAC Nouvelle Aquitaine a Bordeaux o la Biennale di Larnaca a Cipro.

Nel 2016 e nel 2018 ha creato PASSAGE, una residenza e mostra internazionale d'arte contemporanea che si svolge a Bergerac, (FR). www.expositionpassage.fr

Nel 2019 ha partecipato alla residenza di ricerca di 10 mesi Le Pavillon diretta da Ange Leccia.

Dal 2020 la sua opera fa parte della collezione pubblica della Dordogna (FR)

Dal 2021 co-cura lo spazio espositivo Spazio Bidet a Milano.

Chárōn è un progetto espositivo degli artisti visivi Marta Di Donna, Francesca Mussi e Vincenzo Zancana. Espongono la loro prima installazione nel 2018 a Spazio Serra (Milano) in seguito a un periodo in Italia in cui si sono persi 74.965 ettari di boschi bruciati in soli sette mesi. L’intervento nella ex-edicola consistette di prelevare del materiale carbonizzato direttamente sul campo, prima dell’azione di bonifica del territorio, collaborando con l’ente Ambientale Ersaf. La loro seconda mostra viene costruita nello spazio di Kunstchscau a Lecce, in cui fa da sfondo la ormai triste realtà del disseccamento degli ulivi. L’osservatore entra nello spazio immergendosi in un aggressivo colore rosso e si pone davanti a un quesito irrisolto, che riguarda l’uomo intrappolato nel problema generato da lui stesso: Cui Prodest?

Tra gli altri progetti hanno partecipato nel 2021 al Cernusco Design Weekend presentando la serie di serigrafie in edizione limitata ANABASI e alla prima edizione di Artfest a Lecce.

Opening
6 ottobre
18:30

Orari di apertura
mercoledì e venerdì
10:00–13:00
15:00–18:00
o su appuntamento

Finissage
2 dicembre
15:00–20:00
con visita guidata e presentazione di stampe