History after the end of history
Alessandro Facchini e Michale Libera
9.11
2019


Curatrice
Nadia Bensbih



History After The End of History è un progetto a lungo termine, in cui la composizione sonora funge da strumento di riappropriazione e di restituzione della storia passata. In questa prima proposta, gli artisti hanno preso come punto di partenza quelli che sono stati i luoghi della vita notturna nella città di Bellinzona negli anni novanta, un’epoca identificata da Fukuyama come “the end-point of mankind’s ideological evolution”. Partendo da registrazioni direttamente svolte nella zona, tra cui anche le ubicazioni di alcuni di questi luoghi, come l’Asterix ed il Porta Ticinese, le composizioni realizzate sviluppano una narrazione sulla presenza e sull’assenza del ricordo e sull’evocare futuri pensati ma mai realizzati. Il passato, osservato da una prospettiva “hauntologica”, rivela nell’adesso e nell’ora una presenza fantasmatica che invita ad interrogarsi sulle possibilità o meno di creare una nuova storia dopo la conclusione della storia.


Michał Libera (*1979, Dąbrowa Górnicza, Polonia)
Vive e lavora tra Varsavia e Napoli. Libera investiga il rapporto tra suono, spazio, e la presenza/assenza del ricordo. Il saggio sonoro è la forma in cui Michal sviluppa un’indagine anche filosofica.

_kelo (*1978, Locarno)
Vive e lavora in Ticino. Nella sua pratica artistica, la registrazione sul campo è il punto di partenza per delle composizioni che, ispirate alla forma del radiodramma, narrano di vissuti sospesi tra passato, presente e futuri ipotetici.

History After The End Of History è un progetto sostenuto dalla Città di Bellinzona.





Foto: Robin Bervini