Gate
Alice Ronchi
2—12.9
2021
Curatrice/Curatore
Giulia Guanella
Alice Ronchi
2—12.9
2021
Curatrice/Curatore
Giulia Guanella
In occasione di Chiasso Letteraria 2021, l’associazione Grande Velocità ha aperto le porte di Spazio Lampo all’immaginazione dell’artista italiana Alice Ronchi, invitandola a dialogare con lo spazio e la sua identità per un nuovo appuntamento del Progetto Vetrina.
La “meraviglia” è la chiave di lettura che Alice applica al mondo. Il suo lavoro è il risultato di una ricerca fanciullesca dello stupore all’interno del proprio vissuto quotidiano, le cui impressioni sono rielaborate e astratte fino a creare scenari immaginifici, popolati di figure geometriche elementari, rassicuranti e familiari.
In Gate la capacità dell’artista di disegnare e comporre paesaggi magnifici si intreccia con l’estetica fantascientifica suggerita dal tema del festival letterario, Il pianeta proibito, che prende in prestito il titolo del celebre film sci-fi anni ’50 per riflettere sulle speranze di affrancamento della vita collettiva e individuale su un pianeta sempre più inaccessibile. Ritrovando il fascino per la dimensione galattica che la accompagna fin da bambina, Alice si lascia ispirare dal design delle scenografie del cinema cult di fantascienza della metà del secolo scorso per produrre un’opera totemica che attende i visitatori alla soglia di un mondo possibile. In una realtà difficile da attraversare, le magiche forme essenziali della scultura di Alice Ronchi costituiscono un varco, una sospensione, un accesso a quella dimensione intangibile che permea e trasforma il reale. Un portale, quello costituito a Spazio Lampo, che non cede a un sentimento di fuga, ma che inscena un rito di attraversamento verso nuovi panorami di libertà e immaginazione.
La “meraviglia” è la chiave di lettura che Alice applica al mondo. Il suo lavoro è il risultato di una ricerca fanciullesca dello stupore all’interno del proprio vissuto quotidiano, le cui impressioni sono rielaborate e astratte fino a creare scenari immaginifici, popolati di figure geometriche elementari, rassicuranti e familiari.
In Gate la capacità dell’artista di disegnare e comporre paesaggi magnifici si intreccia con l’estetica fantascientifica suggerita dal tema del festival letterario, Il pianeta proibito, che prende in prestito il titolo del celebre film sci-fi anni ’50 per riflettere sulle speranze di affrancamento della vita collettiva e individuale su un pianeta sempre più inaccessibile. Ritrovando il fascino per la dimensione galattica che la accompagna fin da bambina, Alice si lascia ispirare dal design delle scenografie del cinema cult di fantascienza della metà del secolo scorso per produrre un’opera totemica che attende i visitatori alla soglia di un mondo possibile. In una realtà difficile da attraversare, le magiche forme essenziali della scultura di Alice Ronchi costituiscono un varco, una sospensione, un accesso a quella dimensione intangibile che permea e trasforma il reale. Un portale, quello costituito a Spazio Lampo, che non cede a un sentimento di fuga, ma che inscena un rito di attraversamento verso nuovi panorami di libertà e immaginazione.
Ad accompagnare la mostra un progetto audio realizzato in collaborazione con il fratello Leonardo Ronchi, compositore e sound designer che per l’occasione ha ri-sonorizzato il trailer originale del film Il pianeta proibito (1956) elaborando secondo la propria personale sensibilità una composizione di suoni provenienti dall’immaginario spaziale. La sonorità, nel suo costante dialogo con l’opera, contribuisce alla creazione di un’atmosfera immersiva che abbraccia l’intero spazio espositivo, dove l’ingresso in altro mondo sembra, finalmente, possibile.
Alice Ronchi, (Ponte dell’Olio 1989), è un artista che vive e lavora a Milano. Si è laureata nel 2012 alla Nuova Accademia di belle arti di Milano e nel 2015 al Sandberg Insitut di Amsterdam. Ha esposto in mostre collettive alla Triennale di Milano, a Palazzo Reale, al MAMbo di Bologna e al MAXXI di Roma. Tra le personali Colazione sull’erba (2014) e Majestic Solitude (2018) nella galleria Francesca Minini, A dinosaur can be vain (2015) nella galleria Fons Welters ad Amstedam e Per la barba di Merlino!(2018) nello spazio Mega di Milano. Dal 2020 insegna alla Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) a Milano e collabora spesso con istituzioni e scuole per il quale sviluppa workshop per bambini.
Alice Ronchi, (Ponte dell’Olio 1989), è un artista che vive e lavora a Milano. Si è laureata nel 2012 alla Nuova Accademia di belle arti di Milano e nel 2015 al Sandberg Insitut di Amsterdam. Ha esposto in mostre collettive alla Triennale di Milano, a Palazzo Reale, al MAMbo di Bologna e al MAXXI di Roma. Tra le personali Colazione sull’erba (2014) e Majestic Solitude (2018) nella galleria Francesca Minini, A dinosaur can be vain (2015) nella galleria Fons Welters ad Amstedam e Per la barba di Merlino!(2018) nello spazio Mega di Milano. Dal 2020 insegna alla Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) a Milano e collabora spesso con istituzioni e scuole per il quale sviluppa workshop per bambini.