Anti-MEs
Lisa Biedlingmaier
18.9—14.11
2021


Curatrice
Valentina Pini

Lisa Biedlingmaier, nella sua pratica artistica s’interessa ai nodi e agli intrecci di corde inspirandosi alla tecnica del macramè, una tecnica ancestrale di tessitura basata sul nodo che prevedeva l’intreccio e l’annodatura di filati senza l’ausilio di aghi o uncini. Nata presso i tessitori arabi del XIII secolo, questa tecnica è stata poi ampiamente diffusa in Europa. Per l’esposizione allo Spazio Lampo nel contesto della Biennale dell’immagine di Chiasso il cui titolo è FAKE, l’artista si concentrerà sulla creazione di sculture inedite a partire da patterns i cui nodi si rifanno metaforicamente a blocchi energetici presenti nel corpo.
Tali mind setting, denominati dall’artista con il nome di Anti-MEs, si manifestano a livello fisico, mentale ed emozionale e sono all’origine di un risentimento trattenuto, magari lontano. Pressioni sociali, blocchi emozionali, modelli prestabiliti ed eventi marcanti, hanno inevitabilmente, volontariamente o involontariamente modellato la nostra individualità, quasi a renderla falsata (FAKE). Questo susseguirsi di eventi incisi nel nostro cervello e allo stesso tempo impregnati nel nostro corpo, sono immaginati come fossero un sistema di codici complessi che l’artista tradurrà sotto forma di patterns. Lo spazio espositivo evocherà un parco giochi immaginario dove lo spettatore sarà libero di scegliere quale Anti-MEs abbandonare grazie ad un apposito questionario. Ogni materiale scelto, tecnica, oggetto incastonato o colore, ha un significato preciso e un riferimento corporale. Biedlingmaier, per cui l’arte s’intreccia ai processi di guarigione, pratica lei stessa, su sé stessa e sugli altri, delle tecniche di guarigione spirituali, simboliche e meditative.
Eventi collaterali

13.11.2021
Performance sonora
FEINSTAUB
(Lisa Biedlingmaier e Moriz Finkbeiner)

La performance sonora ha come strumento centrale un gong sinfonico di 80 cm suonato dall'artista Lisa Biedlingmaier e accompagnato dal sintetizzatore del musicista Moriz Finkbeiner. Il suono, inizialmente quasi impercettibile, crescerà e si gonfierà fino a raggiungere una dimensione spaziale più potente, fatta da vibrazioni che attraverseranno il nostro corpo creando una risonanza meditativa e terapeutica capace di sbloccare i nodi energetici. Il visitatore potrà lasciarsi abbandonare completamente al suono o concentrarsi sulle vibrazioni del proprio corpo.


Foto: Aline d’Auria